E’ stato pubblicato dall’INAIL il nuovo bollettino trimestrale su infortuni e malattie professionali.
Riportiamo un estratto del documento con i dati di maggior interesse.
Denunce di infortunio:
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2017 sono state rilevate complessivamente 328.905 denunce di infortunio. Il numero delle denunce è lievemente superiore a quello registrato nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2016 (+1,03%)
Le denunce di infortunio con esito mortale riferite al periodo gennaio-giugno 2017 sono 473, il 2,6% in più rispetto al periodo gennaio-giugno 2016. L’aumento riguarda solo i maschi, le cui denunce passano da 413 a 427 (+3,39%) mentre, per le femmine, si registra una diminuzione del 4,17%.
Denunce di infortunio per regione:
L’analisi territoriale per macroaree geografiche evidenzia, per il periodo gennaio-giugno 2017, aumenti del numero delle denunce rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente per il nordovest (+2,77%), il nord-est (+2,44%) e, seppure in misura più lieve, per il centro (+0,11%) Diminuiscono, invece, al sud (-2,98%) e nelle isole (-2,46%). Nel dettaglio, le regioni che mostrano maggiori incrementi rispetto al primo semestre 2016 sono: la Sardegna (+4,29%), la Lombardia (+4,09%), l’Emilia Romagna (+2,91%) e il Lazio (+2,6%).
Denunce di infortunio per modalità di accadimento e genere
Il lieve aumento delle denunce di infortunio riferito al periodo gennaio-giugno 2017 (+1,03%) è determinato principalmente dall’incremento delle denunce di infortunio in itinere (+4,12%), mentre resta sostanzialmente stabile il numero di quelle riferite agli infortuni accaduti in occasione di lavoro (+0,53%). Il coinvolgimento del mezzo di trasporto riguarda il 3% dei casi di infortunio in occasione di lavoro e il 55% di quelli avvenuti in itinere.
Denunce di infortunio con esito mortale per regione
L’analisi territoriale per macroaree geografiche delle denunce di infortunio con esito mortale evidenzia, per il periodo gennaio-giugno 2017, andamenti con segno negativo nel nord est (-5,47%) e al centro (-20,54%). Aumenti si registrano nel nord ovest (+32,95%), nelle isole (+31,58%) e al sud (+1,05%).
Tra le regioni che hanno registrato aumenti si evidenziano: l’Abruzzo, dove sono stati denunciati quindici casi in più rispetto al primo semestre 2016 (+115,38%), la Liguria, che passa da 9 a 17 casi (+88,89%), il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia (entrambe con aumenti percentuali del 55,56%),
Denunce di malattie professionali
Nel periodo gennaio-giugno 2017 le denunce di malattie professionali protocollate entro la data di rilevazione del periodo di riferimento sono state 31.432, il 3,54% in meno rispetto all’analogo periodo del 2016, quando erano state 32.585.
Denunce di malattie professionali per regione
L’analisi territoriale per macroaree geografiche mostra, per il periodo gennaio-giugno 2017, diminuzioni per il nord ovest (-0,42%), per il nord est (-2,05%), per il sud (-6,26%) e per le isole (-16,66%). In controtendenza il centro, dove si sono avute 10.391 denunce, l’1,48% in più rispetto al periodo gennaio-giugno 2016.
In controtendenza rispetto al dato nazionale si segnalano il Veneto (+18,39%), l’Umbria (+11,46%) e la Campania (+10,36%), che mostrano aumenti superiori ai dieci punti percentuali rispetto al primo semestre dell’anno precedente