Dal 1° aprile 2025 è entrata in vigore la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025, che sostituisce la precedente versione ATECO 2007-2022. Questa revisione è stata adottata per allineare la classificazione nazionale alla nuova versione europea NACE Rev. 2.1
L’ATECO è una classificazione utilizzata dall’Istat per finalità statistiche, ma trova applicazione anche in ambito fiscale, previdenziale e amministrativo. La versione 2025 rappresenta un aggiornamento significativo, con modifiche nella struttura dei codici e nelle descrizioni delle attività.
In ambito sicurezza sul lavoro, la classificazione ATECO può essere di supporto per attribuire il livello di rischio (basso, medio, alto) ai fini della formazione dei lavoratori (secondo l’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011). Si ricorda comunque come la Commissione ministeriale per la sicurezza sul lavoro, con l’interpello n.11 del 24 ottobre 2013, ha chiarito che la formazione in materia di sicurezza – prevista dall’articolo 37, comma 2, del D.Lgs. 81/2008 – non dipende necessariamente dal codice ATECO dell’azienda, ma deve essere sufficiente e adeguata in base al reale rischio presente.
A partire dal 1° aprile 2025, le Camere di Commercio hanno avviato una riclassificazione automatica dei codici ATECO per tutte le imprese iscritte prima di tale data. In molti casi, la corrispondenza tra vecchi e nuovi codici è univoca (1:1). Tuttavia, in situazioni dove un codice precedente può corrispondere a più nuovi codici (1:N), è stato implementato un sistema per attribuire automaticamente il codice più appropriato.