Al fine di poter compiere ancora spostamenti, è necessario che il comune cittadino certifichi perché si stia muovendo nonostante le limitazioni fissate dalle autorità e la raccomandazione a rimanere a casa il più possibile.
Lo spostamento può essere determinato solo da una serie ristrettissima di casi:
- esigenze lavorative (andare e tornare dal proprio ufficio, qualora il proprio datore di lavoro non abbia predisposto sistemi di smart working)
- situazioni di necessità (ad esempio andare a fare la spesa, acquisti di prima necessità o per «altri situazioni particolari» da dettagliare agli agenti)
- per motivi di salute (visite o esigenze sanitarie di varia natura)
- rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza (caso specifico: un cittadino domiciliato a Milano può far ritorno nella località dove mantiene la residenza, ovviamente se le due sedi non coincidono). Vige invece un divieto assoluto di spostamento per le persone sottoposte a quarantena o risultate positive al virus.
Si fa notare come l’autodichiarazione può essere «resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia».
Si allega il modulo da utilizzare, aggiornato al DPCM del 9 Marzo.