Nel documento si analizzano le principali normative italiane in materia di alcol e sostanze stupefacenti nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento al decreto legislativo 81/2008, che disciplina la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Alcol e lavoro Secondo la legge 125/2001, è vietato assumere e somministrare bevande alcoliche nelle attività lavorative che comportano un rischio elevato di infortuni o che possano mettere in pericolo la sicurezza e la salute di terzi. Tra le attività soggette a questo divieto rientrano, ad esempio, la conduzione di veicoli, la gestione di impianti pericolosi e il lavoro in quota. I lavoratori affetti da patologie alcol-correlate hanno diritto ad accedere a programmi di riabilitazione, mantenendo il posto di lavoro.
Sostanze stupefacenti e lavoro In base al DPR 309/1990, i lavoratori che svolgono mansioni che comportano rischi per la sicurezza di terzi devono essere sottoposti a controlli per accertare l’assenza di tossicodipendenza, sia prima dell’assunzione sia durante il rapporto di lavoro. In caso di accertata dipendenza, i lavoratori devono essere temporaneamente allontanati dalle mansioni a rischio e, se decidono di sottoporsi a un programma di riabilitazione, possono mantenere il loro impiego fino alla conclusione del trattamento.
Obblighi del datore di lavoro Il datore di lavoro è tenuto a garantire la sicurezza sul lavoro anche attraverso la prevenzione di rischi legati all’assunzione di alcol e droghe. Tra gli obblighi previsti, c’è quello di sottoporre i lavoratori a visite mediche preventive e periodiche per verificare l’idoneità a svolgere mansioni a rischio. In caso di positività ai test, il lavoratore deve essere temporaneamente rimosso dalle mansioni a rischio, e può essere riassegnato ad attività meno pericolose.
Prevenzione e sorveglianza sanitaria Le normative stabiliscono che la sorveglianza sanitaria dei lavoratori deve essere svolta da un medico competente, che ha il compito di monitorare costantemente lo stato di salute dei dipendenti, con particolare attenzione alle abitudini legate al consumo di alcol e droghe. Il medico competente effettua controlli attraverso test di screening e, in caso di esito positivo, il lavoratore viene inviato ai servizi sanitari territoriali per ulteriori verifiche.
In conclusione, la normativa italiana mira a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso misure preventive e controlli rigorosi, tutelando la salute dei lavoratori e riducendo i rischi legati al consumo di alcol e droghe nelle attività lavorative a rischio.
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