Pubblicato in giornata odierna il nuovo DPCM che in maniera molto sintetica può così essere sintetizzato:
- divieto di uscire di casa per chi è positivo al Covid-19 o ha sintomi riconducibili
- divieto di assembramento
- da lunedì 18.05 riapertura dei negozi di vendita al dettaglio e attività di cura della persona, bar, ristoranti, pub
- ci si potrà spostare all’interno delle regioni senza autocertificazione
- dal 3 si potrà spostarsi tra regioni
- oltre ai congiunti si potranno incontrare gli amici
- rispettare distanza di sicurezza di 1 metro
- portare sempre con sé la mascherina, si raccomanda di indossarla sempre quando non si possono rispettare le distanze
- aperti stabilimenti balneari
- dal 18 maggio riprendono anche le messe
- riprendono gli allenamenti degli sport di squadra
- riaprono i musei
- dal 25 maggio riaprono palestre, piscine, centri sportivi
- dal 3 giugno si potrà viaggiare e arrivare in Italia senza obbligo di quarantena
- dal 15 giugno riaprono cinema, teatri, attività ludiche ricreative per bambini
Relativamente alle attività commerciali si fa notare come l’Art. 2 indichi:
“Al fine di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza coinvolta nelle attività produttive è necessario che i principi di declinazione di protocolli condivisi di settore tengano conto della coerenza con la normativa vigente, incluso il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” aggiornato al 24 aprile 2020.”
Non è pertanto sufficiente applicare le sole Linee Guida Regionali per la riapertura delle attività, ma occorre tenere in considerazione anche il protocollo condiviso del 24 Aprile contenuto come allegato nel DPCM del 26 Aprile.